Il suo funzionamento si basa sul principio che ogni muscolo se viene stimolato in più punti contemporaneamente nel giro di qualche minuto è costretto a mollare la tensione. Qualsiasi muscolo appoggiato su questo tappetino viene stimolato in almeno 30 punti contemporaneamente, questo permette dopo pochi minuti al muscolo di mollare la tensione. Se non c'è tensione non c'è dolore, un muscolo fa male quando è contratto non quando è disteso. Inoltre non si può essere tesi con i muscoli rilassati di conseguenza, rilassando i muscoli anche la persona stessa si rilassa, si sente meglio e scarica lo stress accumulato. Infatti il tappetino aiuta anche a dormire se lo si usa in una posizione distesa. Inoltre stimola la circolazione linfatica e sanguigna, aiutando l'eliminazione dei liquidi in eccesso, è quindi utile in caso di ritenzione idrica o problemi circolatori in genere. La sensazione di rilassamento e benessere che produce fa sì che, attraverso i recettori della pelle arrivi il messaggio al cervello di produrre endorfine che sono l'ormone della felicità e sono anche un potente antidolorifico naturale che il nostro corpo produce da sé. Questo contribuisce a eliminare il dolore e ad innalzare il tono dell'umore.
Le origini e la storia del tappetino per agopressione.
L'antichissima tecnica di stimolazione cutanea ebbe origine in Cina. Si era soliti alleviare i dolori e i malesseri stimolando la cute con appositi puntali, senza bucarla o forarla. I risultati erano davvero incoraggianti e il sollievo accadeva puntualmente. Fu a partire da questa semplice tecnica che se ne dipanarono tante altre, alcune più sofisticate, tra le quali si annovera quella che ha preso piede in tutto il mondo e conosciuta come agopuntura.
. Il Tappetino per agopressione si basa su questo principio, ma ad inventarlo fu un insegnante dell’ex URSS, Ivan Kuznetsov, che creò il primo rudimentale tappetino per agopuntura/pressione con il materiale di cui presumibilmente si trovò a disposizione: una stuoia di gomma usata per pulire gli strumenti in cui conficcò un migliaio di puntine da disegno a una certa distanza l’una dall’altra, con una densità studiata appositamente per far sì che, una volta distribuito uniformemente il peso della schiena, nessuna penetrasse nella cute.
Nonostante fosse molto rudimentale, sembrava comunque ottenere gli effetti desiderati, e visti i risultati, decise di registrare l’invenzione del tappeto chiodato nel 1979 che venne ufficialmente ottenuta l’anno successivo.
Ebbe inizio così una massiccia campagna pubblicitaria fatta di passaparola al punto che, lo stesso anno, l’ organo di stampa “Pravda” dedicò una pubblicazione sulla scoperta: nata dal popolo russo, producibile in casa, e accessibile a tutti.
Ebbene furono venduti 70 milioni di pezzi solo in Russia, tra lo stupore generale di scienziati, studiosi e medici, i quali non poterono fare altro che constatarne l'efficacia.
Nel 1981 fu la volta del notevole “Inventor and Rationalizer” che mise in evidenza l’invenzione in modo più ufficiale e scientifico. A seguito di ciò, studi clinici fatti su oltre 5000 casi e 400 pazienti furono intrapresi in vari istituti di ricerca moscoviti, seppur solo per utilizzo interno, ovvero mai pubblicandoli o rendendoli ufficiali. Quello che emerse è che la percentuale di successo, riportata da migliaia di casi clinici, si aggirava su un numero impressionante: il 93% !
Uno studio simile fatto da “International Symposium on Integrative Medicine”, Omega Institute N.Y, U.S.A, (http://eomega.org/ ) il 27/28 maggio del 1997 riportava i seguenti risultati:
* 98% riduzione dei dolori
* 96% molto rilassante
* 94% miglioramento del sonno
* 81% un notevole aumento dell’energia
* 50% miglioramento nei pazienti con problemi allergici
Fonte: dal libro di “On Pins and Needles” di Tatiana Erochenko Ph.D.